Dediche d’autore nel Fondo Aristodemo – De Meijer: un tesoro per la BNCS

Date:
27 Novembre 2025

Dediche d’autore nel Fondo Aristodemo – De Meijer: un tesoro per la BNCS

Il patrimonio librario della Biblioteca Nazionale di Cosenza si è arricchito attraverso una straordinaria elargizione composta da circa 14.000 pubblicazioni afferenti all’area umanistica[1] pervenute in forma di donazione da parte della famiglia Aristodemo-De Meijer.

Professoressa di letteratura italiana all’Università di Amsterdam, Dina Aristodemo, ha collezionato insieme a suo marito il professore Pieter de Meijer, già rettore dell’Università di Amsterdam, un’enorme mole di testi concernenti la letteratura italiana, la filosofia, la teologia, la storia, la politica, l’arte il cinema e la musica.

La professoressa Aristodemo che vive tra Firenze ed Amsterdam, è nata a Cosenza dove ha frequentato il Liceo Classico “Bernardino Telesio”, proprio qui tra le aule dello storico istituto cosentino, nel cuore della città vecchia, la professoressa ha visto nascere il suo amore per la letteratura e la cultura, una passione che nel tempo si è trasformata in una carriera accademica ricca di riconoscimenti a livello internazionale. Questa la ragione che ha spinto la professoressa a scegliere la Biblioteca Nazionale quale depositaria di tutti i testi che lei e suo marito hanno posseduto per motivi di studio o semplicemente per amore della conoscenza: un atto simbolico con il quale la professoressa ha inteso restituire alla sua città di origine il lascito di cultura e sapere maturato nel corso di una vita intera, anzi due…Si, perchè il fondo Aristodemo-De Meijer, infatti, oltre a connotarsi per l’autorevolezza dei  testi che contiene, di cui gran parte di natura scientifica, costituisce una testimonianza tangibile dell’eccellente percorso accademico ed umano di cui fu protagonista il professore De Meijer. Ci riferiamo in particolare ai tanti libri in cui i nostri catalogatori, con grande stupore ed anche un po’ di orgoglio per le origini parzialmente cosentine di questa famiglia, hanno ritrovato delle dediche firmate da alcuni grandi scrittori del Novecento italiano.

D’accordo con la professoressa Aristodemo abbiamo deciso di svelare queste piccole perle una per volta, condividendo con voi l’emozione e la meraviglia che abbiamo provato nel leggere parole di sincera stima ed affetto rivolte ai due professori.

E’ il caso del volume “Feste religiose in Sicilia” scritto da Leonardo Sciascia e corredato dalle toccanti testimonianze fotografiche di Ferdinando Scianna in cui è stata trovata una dedica a Pieter de Meijer a firma di Sciascia[2]. Sciascia aveva conosciuto il professore De Meijer e tra i due si era instaurato un dialogo epistolare testimoniato dal ritrovamento di alcune lettere da parte della moglie. La professoressa Aristodemo ci ha raccontato di diverse visite di Sciascia ad Amsterdam ed in particolare dell’ultima, in cui tenne una conferenza presso l’Istituto Italiano di Cultura, da lui poi ricordata in Nero su Nero.

Il volume Feste religiose in Sicilia è un’edizione rara pubblicata nel 1965 della quale sono presenti in Italia pochi esemplari (quotati intorno alla cifra di 400 euro), un testo importante che ha segnato i primi anni della carriera di Scianna, al tempo giovane emergente di Bagheria, successivamente primo italiano ad entrare nell’agenzia Magnum e a divenire poi uno dei più grandi nomi della fotografia internazionale. Dunque, una dedica affettuosa su un libro di grande rilievo che raccoglie oltre 100 immagini davvero suggestive e un commento introduttivo recante di fatto i tratti di un saggio antropologico.

Si tratta di un’opera rimasta impressa tra l’altro nella memoria collettiva per via della pungente polemica innescata da Sciascia nei passaggi in cui critica l’approccio dei Siciliani alla religiosità mettendone in rilievo le contraddizioni da esso derivanti[3].

Insomma, un testo che ha fatto molto discutere e che continua ad essere fonte d’ispirazione anche per il mondo del cinema. Tante foto, infatti, tratte da Feste religiose in Sicilia, sono state selezionate dal regista Roberto Andò per realizzare il suo ultimo documentario rigorosamente girato in bianco e nero e dedicato a Ferdinando Scianna[4].

Sperando di avervi incuriosito, vi invitiamo a seguire il sito BNCS ed i nostri social: continueremo a provare a dare il giusto e meritato rilievo a questi testi recanti delle “dediche speciali”, nonché all’intera donazione Aristodemo- De Meijer di cui siamo veramente grati.  Le donazioni di testi, documenti e in generale di fonti connotate da un elevato rilievo scientifico, costituiscono degli atti liberali di alto valore civico in quanto contribuiscono concretamente all’arricchimento del patrimonio bibliografico del nostro istituto, nonché della formazione culturale e professionale delle persone a cui viene data la preziosa possibilità di fruirne.

flavia.cannata@cultura.gov.it

                                                                                                                                          

                                                                                                                                               Adele Bonofiglio

 

[1] Si tratta di pubblicazioni in lingua italiana, francese, inglese, olandese e tedesca.

[2] F. Sciascia e F. Scianna, Feste religiose in Sicilia, Bari, 1965.

[3]Contro la visione di Sciascia si espresse Fortunato Pasqualino, F. Pasqualino, Sciascia e i Siciliani, Osservatore Romano, 2.04.1965. In tema vedere anche G. Gugg, Sciascia, Pasqualino e le feste popolari siciliane. Uno sguardo antropologico in C. De Caprio e C. Vecce (a cura di) L’eredità di Leonardo Sciascia, Atti dell’incontro di studi, Napoli 9-10 maggio 2010, http://opar.unior.it/1613/1/L’eredit%C3%A0_di_Leonardo_Sciascia.pdf. Interessante è anche l’articolo di Avvenire in cui Giuseppe Matarazzo da voce direttamente a Scianna ed al teologo Don Massimo Naro, secondo quest’ultimo: «Il contributo di Sciascia fu e rimane importantissimo se non altro per le provocazioni che alla teologia e alla pastorale riuscì a dare nelle sue righe». G. Matarazzo, Siciliani irreligiosi? Disputa su Sciascia, Avvenire 5.11.2015, p.25, https://www.centrocammarata.com/website/rassegna_stampa_2_files/avvenire_5novembre2015.pdf

[4]R. Andò, Ferdinando Scianna Il fotografo dell’ombra, (Italia 2025, 86’), trailer ufficiale https://www.youtube.com/watch?v=n5ckyd7YRKI. In tema vedere anche C. Battocletti, L’ombra di un grande fotografo: al Lido Ferdinando Scianna raccontato da Andò, Il Sole 24 Ore, 4.09.2025, https://www.ilsole24ore.com/art/l-ombra-un-grande-fotografo-lido-ferdinando-scianna-raccontato-ando-AHH8ZCSC M.Bordino, Ferdinando Scianna. Il fotografo dell’ombra: arriva un documentario di Roberto Andò, Artribune, 13.09.2025, https://www.artribune.com/artiperformative/cinema/2025/09/ferdinando-scianna-doc/

 

 

 

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