Cos'è
La Biblioteca Nazionale di Cosenza in partenariato con la Fondazione Paolo di Tarso e con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università della Calabria, della Provincia di Cosenza, della Città di Cosenza e della Città di Rende organizza il convegno: L’altro confine – azioni di cooperazione culturale per rafforzare il vicinato strategico meridionale. Scenario: Lo scorso giugno si è tenuta a Napoli la Conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo con l’obiettivo di mettere a fuoco la diplomazia culturale in una regione strategica per gli equilibri globali. Hanno partecipato oltre 60 delegazioni in formato ibrido, rappresentative dei Paesi della regione Euro-mediterranea, delle Istituzioni europee competenti, delle Organizzazioni Internazionali e delle Organizzazioni Non Governative. La Conferenza ha concluso i suoi lavori con la Dichiarazione finale nella quale trova posto, come uno dei punti fondamentali il seguente impegno riguardante “La protezione e la valorizzazione dell’inestimabile cultura e patrimonio culturale, materiale e immateriale, della regione Euro-Mediterranea da catastrofi, confitti, crisi e cambiamenti climatici, costituiscono una sfida e un appello imperativo, a cui dobbiamo rispondere insieme per il bene comune. La distruzione del patrimonio culturale ha un profondo impatto sulle società e sui loro individui e comunità, interrompendo la trasmissione di conoscenza fra le generazioni e indebolendo le basi per la pace e il dialogo.” Obiettivo: La manifestazione si pone l’obiettivo di sviluppare come punto programmatico l’idea della creazione di un Polo per la digitalizzazione dei beni culturali per i Paesi del Mediterraneo ai fini di salvaguardia e conservazione. La regione è caratterizzata, da sempre, da forti tensioni che spesso sfociano in aperti confitti che finiscono per rendere vulnerabili immensi patrimoni artistici e culturali. La stessa area è sovente esposta ad eventi naturali di eguale portata catastrofica di quelli antropici. Si tratterà di preparare all’interno dell’istituendo Polo, ricorrendo anche agli strumenti normativi ed economici messi a disposizione dai programmi transfrontalieri europei, delle equipe locali specializzate, in grado di intervenire per tempo sull’intero patrimonio culturale del Mediterraneo. Si intende disegnare un percorso di formazione di alte competenze per la conservazione di questo Patrimonio. Mille ragazzi e ragazze qualificati, colti, provenienti da tutto il Mediterraneo e formati nel nostro Sud. Anche le infrastrutture da realizzare (cloud, reti, ecc.) dovranno trovare collocazione a Cosenza o all’interno della “Circoscrizione europea Sud”.